Categoria: Economia e Mercato

NOW ha deciso di applicare una modifica alla cifra mensile richiesta per il pagamento del pacchetto relativo ai contenuti sportivi. A partire da luglio, il prezzo del Pass Sport di NOW aumenterà di 5 euro al mese per i clienti con un abbonamento annuale e di 10 euro al mese per quelli senza vincoli.

L'aumento si applicherà sia ai nuovi che ai clienti già esistenti. Per i clienti già abbonati, il nuovo prezzo entrerà in vigore il 1° luglio 2024. I nuovi clienti pagheranno il prezzo più alto fin dal 2 maggio 2024, giorno in cui scatterà il nuovo listino.

Ecco i nuovi prezzi:

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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un'indagine nei confronti di ENEL Energia per verificare l'eventuale messa in atto di pratiche commerciali scorrette secondo quanto previsto dalla delibera 1/1/2015 n. 25411. Sono 600 le denunce pervenute ad AGCM da gennaio 2024 in cui i consumatori e i rappresentanti delle microimprese lamentano un "significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica" nelle bollette del periodo ottobre 2023 - gennaio 2024 rispetto ai valori dell'anno precedente. Ricordiamo che poco più di un mese fa Enel Energia ha ricevuto dal Garante della Privacy una multa di 79 milioni di euro per telemarketing aggressivo.

Gli utenti hanno segnalato in particolare:

• la difficoltà nel pagare bollette quadruplicate o quintuplicate
• l'impossibilità di esercitare il diritto di recesso o di passare ad un altro operatore a seguito della variazione contrattuale unilaterale, in quanto da parte di ENEL Energia non vi è stata alcuna comunicazione tramite app
• la ricezione in alcuni casi di una mail da parte di Enel Energia finita nello spam in cui si descrivono le variazioni contrattuali (di cui non viene fatta menzione neppure nel titolo). C'è la possibilità che la mail sia stata "artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam"

Il procedimento istruttorio avviato verificherà l'eventuale violazione degli artt. 20, 24 e 25 del Codice di Consumo:

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L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un'indagine nei confronti di ENEL Energia per verificare l'eventuale messa in atto di pratiche commerciali scorrette secondo quanto previsto dalla delibera 1/1/2015 n. 25411. Sono 600 le denunce pervenute ad AGCM da gennaio 2024 in cui i consumatori e i rappresentanti delle microimprese lamentano un "significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica" nelle bollette del periodo ottobre 2023 - gennaio 2024 rispetto ai valori dell'anno precedente. Ricordiamo che poco più di un mese fa Enel Energia ha ricevuto dal Garante della Privacy una multa di 79 milioni di euro per telemarketing aggressivo.

Gli utenti hanno segnalato in particolare:

• la difficoltà nel pagare bollette quadruplicate o quintuplicate
• l'impossibilità di esercitare il diritto di recesso o di passare ad un altro operatore a seguito della variazione contrattuale unilaterale, in quanto da parte di ENEL Energia non vi è stata alcuna comunicazione tramite app
• la ricezione in alcuni casi di una mail da parte di Enel Energia finita nello spam in cui si descrivono le variazioni contrattuali (di cui non viene fatta menzione neppure nel titolo). C'è la possibilità che la mail sia stata "artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam"

Il procedimento istruttorio avviato verificherà l'eventuale violazione degli artt. 20, 24 e 25 del Codice di Consumo:

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Dedicare un giorno alla Terra non è certamente sufficiente per rimettere in salute il nostro pianeta malato, ma è - e vuole essere - un segno per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di un tema che ci riguarda direttamente. Del resto la Terra è casa nostra, e come tale abbiamo il diritto e il dovere di rispettarla e preservarla per le generazioni che verranno. Un obbligo morale da cui dipende la sopravvivenza della nostra specie.

22 aprile: ecco il giorno scelto più di 50 anni fa per celebrare il nostro pianeta, un mese e un giorno dopo l'equinozio di primavera che cade in un periodo in cui gli studenti americani si sono messi alle spalle i festeggiamenti dello Spring Break e ancora hanno tempo prima degli esami di fine anno. Nessuna scusa dunque per non esserci, con l'auspicio che la partecipazione sia massima. Così è stato stabilito il giorno della prima edizione dell'Earth Day tenutosi nel 1970, mantenuto sino ad oggi dall'ONU che della giornata è promotrice.

Nel 2023 il tema è stato Invest in Our Planet, quest'anno. è Planet v Plastics. Ogni anno si producono 380 milioni di tonnellate di plastica, ma solo il 9% di tutta la plastica prodotta viene riciclata. Un problema gravissimo che rischia letteralmente di soffocare il pianeta in modo irreversibile, e che Earth Day con le sue iniziative di sensibilizzazione vuole far conoscere ai cittadini del mondo affinché in loro fiorisca un senso di responsabilità e di consapevolezza diffusa.

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TikTok deve vendere la sua divisione americana: la Camera dei Rappresentanti ha nuovamente votato a favore del ban dagli app store negli Stati Uniti dopo la prima vittoria schiacciante di marzo, ottenuta nonostante i continui tentativi di lobbying.

E questa volta il disegno di legge è stato impostato in modo tale che anche il Senato non potrà non approvarlo, avendovi incluso un pacchetto di aiuti militari ad Ucraina e Israele e umanitari agli abitanti della striscia di Gaza. In più, dovrà essere votato e approvato in tempi estremamente rapidi considerata l'urgenza degli interventi. Il disegno di legge precedente - già approvato dalla Camera dei Rappresentanti - è invece fermo in Senato in attesa di essere discusso.

Non sembra esserci una posizione condivisa tra i senatori americani, questo potrebbe dunque essere d'intralcio ai piani di estromissione della piattaforma dal mercato USA. Dalle prime consultazioni, però, pare che questo secondo disegno di legge verrà approvato senza troppi patemi: inserire TikTok all'interno di un ddl di più ampio respiro (e decisamente più urgente) sembra aver funzionato.

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TikTok deve vendere la sua divisione americana: la Camera dei Rappresentanti ha nuovamente votato a favore del ban dagli app store negli Stati Uniti dopo la prima vittoria schiacciante di marzo, ottenuta nonostante i continui tentativi di lobbying.

E questa volta il disegno di legge è stato impostato in modo tale che anche il Senato non potrà non approvarlo, avendovi incluso un pacchetto di aiuti militari ad Ucraina e Israele e umanitari agli abitanti della striscia di Gaza. In più, dovrà essere votato e approvato in tempi estremamente rapidi considerata l'urgenza degli interventi. Il disegno di legge precedente - già approvato dalla Camera dei Rappresentanti - è invece fermo in Senato in attesa di essere discusso.

Non sembra esserci una posizione condivisa tra i senatori americani, questo potrebbe dunque essere d'intralcio ai piani di estromissione della piattaforma dal mercato USA. Dalle prime consultazioni, però, pare che questo secondo disegno di legge verrà approvato senza troppi patemi: inserire TikTok all'interno di un ddl di più ampio respiro (e decisamente più urgente) sembra aver funzionato.

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L'aumento della bolletta di Luce e Gas, dovuto alla crisi energetica del 2022, ha creato diverse tensioni nel mercato. Il costo medio odierno dell'energia è più basso rispetto all'ultimo trimestre di due anni fa, ma gli scossoni del recente passato hanno riportato in molti la paura di eventuali rincari legati a nuove condizioni nello scenario geopolitico. La confusione generata, unita agli annunci della fine del mercato tutelato, ha fatto sì che molti corressero ai ripari inseguendo nuove tariffe.

Oggi, con la discesa del PUN e un trend di normalizzazione, c'è chi potrebbe voler valutare il rientro nel servizio di Maggior Tutela.

Per chi si trovi attualmente nel Mercato Libero e non appartenga alle categorie vulnerabili, ci sono tempistiche precise (e garantite) per il rientro nella Maggior Tutela, come dichiarato da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

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Sony e la società di investimento Apollo Management stanno discutendo una potenziale acquisizione congiunta di Paramount Global. La notizia è stata di tale rilievo che ha fatto schizzare le azioni di Paramount di circa il 12% nelle contrattazioni after-hours di giovedì, anche perché a riportarla sono state fonti autorevoli, tra cui il New York Times. C'è da dire che al momento nessuna delle due società ha presentato un'offerta ufficiale.

Non è ancora stata presentata un'offerta ufficiale, ma i colloqui tra Sony e Apollo sono in corso, secondo quanto riportato dal New York Times. L'accordo proposto prevederebbe l'acquisizione di Paramount Global da parte delle due società attraverso un pagamento in contanti, con il conseguente ritiro della società dalla borsa valori.

Questa notizia giunge due settimane dopo che Skydance Media, società fondata da David Ellison (figlio del miliardario Larry Ellison), ha raggiunto un accordo preliminare per acquistare la partecipazione di controllo di Shari Redstone in Paramount. La National Amusements, società di proprietà della famiglia Redstone, detiene attualmente una quota di voto del 77% in Paramount.

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Sony e la società di investimento Apollo Management stanno discutendo una potenziale acquisizione congiunta di Paramount Global. La notizia è stata di tale rilievo che ha fatto schizzare le azioni di Paramount di circa il 12% nelle contrattazioni after-hours di giovedì, anche perché a riportarla sono state fonti autorevoli, tra cui il New York Times. C'è da dire che al momento nessuna delle due società ha presentato un'offerta ufficiale.

Non è ancora stata presentata un'offerta ufficiale, ma i colloqui tra Sony e Apollo sono in corso, secondo quanto riportato dal New York Times. L'accordo proposto prevederebbe l'acquisizione di Paramount Global da parte delle due società attraverso un pagamento in contanti, con il conseguente ritiro della società dalla borsa valori.

Questa notizia giunge due settimane dopo che Skydance Media, società fondata da David Ellison (figlio del miliardario Larry Ellison), ha raggiunto un accordo preliminare per acquistare la partecipazione di controllo di Shari Redstone in Paramount. La National Amusements, società di proprietà della famiglia Redstone, detiene attualmente una quota di voto del 77% in Paramount.

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