Fitbit, da giugno 2024 cambia tutto: app e quadranti di terze parti non più disponibili

Solo in Europa.

Per i possessori di dispositivi Fitbit c'è un'importante novità in arrivo: Google ha comunicato che a partire dal prossimo giugno app e quadranti di terze parti verranno rimossi dalla galleria. Tale limitazione è stata definita "a seguito di un'attenta valutazione dell'impatto dei nuovi requisiti normativi" e riguarda esclusivamente gli utenti nello Spazio Economico Europeo.

Nella pagina di supporto (link in FONTE) Google non specifica esplicitamente quali siano i "nuovi requisiti normativi" a cui fa riferimento: molto probabile si tratti del Digital Markets Act (DMA) entrato ufficialmente in vigore in Unione Europea a inizio mese. L'azienda di Mountain View precisa che fino a giugno 2024 sarà comunque possibile scaricare e installare app di terze parti, "successivamente avrai accesso a una selezione di app Fitbit e Google".

Dopo questa data, continuerai ad avere accesso a una galleria diversa di app e quadranti orologi sviluppati da Fitbit e Google.


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Microsoft migliora la leggibilità del testo su Chrome per Windows

Il browser ora sfrutta i miglioramenti offerti da ClearType

Microsoft ha annunciato l'implementazione di alcune modifiche in Chromium che garantiranno una migliore resa del testo sui dispositivi Windows con Chrome. Questa novità arriva dopo anni di segnalazioni da parte degli utenti e a partire dalla versione 124 di Chrome. Il browser di Google supporterà finalmente i valori di contrasto e gamma impostati tramite ClearType Text Tuner di Windows.

Questo cambiamento dovrebbe finalmente allineare Chrome alle migliorie che Microsoft ha già introdotto in Edge per quanto riguarda la resa di font e testo. In questo modo, sarà possibile applicare miglioramenti al contrasto del testo e correzioni gamma per una migliore leggibilità delle pagine web. Chrome utilizza Skia per la resa del testo, con valori predefiniti per contrasto e gamma, e di conseguenza non sfruttava i miglioramenti offerti da ClearType.

Questa tecnologia proprietaria di Microsoft è da tempo utilizzata in Windows per migliorare la resa del testo sugli schermi, con l'obiettivo di renderlo simile a quello stampato su carta. Ora, come riportato nel blog ufficiale, gli ingegneri di Microsoft hanno integrato il supporto a ClearType Text Tuner in Chrome, permettendo al browser di recepire qualsiasi modifica a contrasto e gamma, proprio come la maggior parte delle altre applicazioni native di Windows.


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Google mostra risultati di ricerca generati dall’AI anche a chi non ha aderito a SGE

L’azienda testa la sua tecnologia di intelligenza artificiale per generare riassunti automatici delle ricerche.

Comincia dagli Stati Uniti l'introduzione di una nuova sezione ombreggiata nella parte superiore dei risultati di ricerca di Google, contenente un riassunto automatico di una qualsiasi richiesta sia stata inserita insieme a link per ulteriori informazioni.

Questa sezione, generata dall'intelligenza artificiale di Google, in precedenza appariva solo se si era scelto di attivare la "Search Generative Experience" (SGE) nella piattaforma Search Labs, ma ora secondo Search Engine Land, Google ha iniziato ad aggiungere l'esperienza per una piccola percentuale di utenti negli Stati Uniti. Per questo motivo stanno iniziando a fioccare i primi screenshot che confermano la novità, attivata in alcuni casi di default. Eccone uno condiviso da Engadget.

L'azienda ha presentato l'opzione SGE alla conferenza per sviluppatori I/O dello scorso maggio, poco dopo aver attivato l'accesso anticipato a Bard, la soluzione AI rivale di ChatGPT, che successivamente è stata ribattezzata con il nome di Gemini AI.


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Google mostra risultati di ricerca generati dall’AI anche a chi non ha aderito a SGE

L’azienda testa la sua tecnologia di intelligenza artificiale per generare riassunti automatici delle ricerche.

Comincia dagli Stati Uniti l'introduzione di una nuova sezione ombreggiata nella parte superiore dei risultati di ricerca di Google, contenente un riassunto automatico di una qualsiasi richiesta sia stata inserita insieme a link per ulteriori informazioni.

Questa sezione, generata dall'intelligenza artificiale di Google, in precedenza appariva solo se si era scelto di attivare la "Search Generative Experience" (SGE) nella piattaforma Search Labs, ma ora secondo Search Engine Land, Google ha iniziato ad aggiungere l'esperienza per una piccola percentuale di utenti negli Stati Uniti. Per questo motivo stanno iniziando a fioccare i primi screenshot che confermano la novità, attivata in alcuni casi di default. Eccone uno condiviso da Engadget.

L'azienda ha presentato l'opzione SGE alla conferenza per sviluppatori I/O dello scorso maggio, poco dopo aver attivato l'accesso anticipato a Bard, la soluzione AI rivale di ChatGPT, che successivamente è stata ribattezzata con il nome di Gemini AI.


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Migliori provider email gratuiti: i TOP 5 di marzo 2024

Ecco i cinque migliori fornitori di posta elettronica gratis disponibili oggi sul mercato.

In questa guida all'acquisto ci occupiamo dei migliori servizi di posta elettronica gratuiti disponibili oggi sul mercato. Le scelte sono tantissime, e benché oggi sia facile ottenere una casella email senza troppa fatica (anzi, diciamo che si fa molta fatica a stare senza!) non è sempre detto che la scelta più ovvia sia l'ideale per le proprie esigenze.

GMAIL

Chi è cresciuto con il servizio di posta elettronica di Google lo darà probabilmente un po’ per scontato, e difficilmente riuscirà a immaginare com’era il settore prima. Dopo aver rivoluzionato il mondo della ricerca su internet, Google riuscì a fare lo stesso con un’offerta che all’epoca era semplicemente imbattibile: completamente gratis, senza pubblicità, e con un sacco di spazio a disposizione. I fondamentali di Gmail rimangono più o meno quelli anche oggi - beh, eccetto la questione della pubblicità, anche se bisogna riconoscere che se non altro è stata resa meno invadente, appariscente e fastidiosa rispetto a quanto si trovava prima sulla concorrenza.


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Waze trasforma la nostra auto nella Ecto-1 di Ghostbusters: Minaccia Glaciale

In auto con Dan Aykroyd.

Waze torna a popolarsi di acchiappafantasmi in occasione della prossima uscita al cinema di Ghostbusters: Minaccia Glaciale prevista per l'11 aprile. Così come accaduto tre anni fa per Ghostbusters: Legacy, la navigazione turn-by-turn si trasforma in una vera e propria esperienza paranormale guidata dalla voce di Ray Stantz (Dan Aykroyd).

Mettiamo da parte almeno per qualche giorno i noiosi spostamenti quotidiani e lanciamoci - con la fantasia e con Waze - in un'avventura a caccia di fantasmi a bordo della Ecto-1, la mitica Ectomobile super accessoriata con cui gli acchiappafantasmi si muovono per le strade della città (l'auto è una Cadillac Ambulance Miller Meteor del 1959). Le indicazioni saranno a tema:

Durante questo viaggio, ti darò indicazioni verbalmente. Per favore ignora qualsiasi chiaroveggenza o comunicazione telepatica. Quello non sono io. É uno spirito dispettoso.


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Google rilascia la DP2 di Android 15: arriva il supporto alla connettività satellitare

Una versione ricca di novità

In attesa della prima versione beta, prevista per il mese prossimo, Google ha rilasciato la seconda Developer Preview di Android 15 "Vanilla Ice Cream". Questa versione arriva a distanza di poco più di un mese dalla prima con cui Google ha avviato lo sviluppo della prossima major release del suo sistema operativo

ARRIVA IL SUPPORTO ALLA CONNETTIVITA' SATELLITARE

Questa build apporta molte modifiche rivolte in modo particolare agli sviluppatori e attiva un'importante funzionalità: il supporto alla connettività satellitare su Android. La piattaforma ora dispone degli elementi dell'interfaccia utente necessari per garantire "un'esperienza utente coerente nel panorama della connettività satellitare" oltre a une serie di nuove API che le app possono utilizzare per rilevare quando un dispositivo è connesso a un satellite.

Android 15, inoltre, fornisce il supporto per applicazioni SMS/MMS, nonché applicazioni RCS precaricate, per utilizzare la connettività satellitare per inviare e ricevere messaggi. DI conseguenza, è lecito supporre che la connettività satellitare non dovrebbe essere limitata ai soli usi di emergenza. Google, tuttavia, ancora non ha rivelato dettagli.


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Fitbit Chatbot e Google Lens per la salute: novità in arrivo

Tante novità interessanti che riguardano la salute

L'intelligenza artificiale si conferma la chiave per le innovazioni del futuro, anche in ambito fitness e sanitario. Lo dimostra l'evento annuale di Google "The Checkup", che nella scorsa giornata ha svelato diverse novità volte a migliorare la salute e il benessere degli utenti attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate, come il nuovo chatbot per la salute su Fitbit.

Immaginate di poter interrogare i vostri dati sulla salute in modo naturale, come se parlaste con un amico. Con il nuovo chatbot integrato nell'app Fitbit, ciò sarà presto possibile. L'intelligenza artificiale analizzerà le informazioni raccolte dal dispositivo indossabile e vi aiuterà a "connettere i puntini", creando grafici personalizzati per una migliore comprensione del vostro benessere. L'obiettivo è di rendere la gestione della propria salute più semplice e accessibile a tutti, offrendo una visione olistica che tenga conto di diversi fattori. La funzione sarà disponibile entro la fine dell'anno, inizialmente solo per gli abbonati a Fitbit Premium con dispositivi Android.

Ma non finisce qui, poiché ci sono novità anche riguardo Google Lens, che ora mette a disposizione un potente strumento di ricerca visiva che permetterà di identificare "corrispondenze visivamente simili sul web" per i disturbi della pelle. In questo modo, anche chi non ha una terminologia specifica o desidera una visualizzazione immediata del disturbo potrà ottenere informazioni utili e affidabili. La funzione è già disponibile in oltre 150 paesi e rappresenta un valido alleato per la salute della pelle.


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Google Maps su Wear OS: arrivano le indicazioni per i trasporti pubblici

Ecco come funzionano

Come annunciato a fine febbraio al MWC 2024 e con il Feature Drop di marzo, Google Maps per Wear OS sta implementando su vasta scala le indicazioni di trasporto pubblico. Naturalmente bisognerà attendere ancora un po' per averlo attivo su tutti i dispositivi, ma grazie alle informazioni condivise da 9to5Mac possiamo farci un'idea precisa del funzionamento.

Una volta che la funzione sarà disponibile, la ricerca di una località o la selezione di una tra quelle recenti dall'elenco principale rivelerà la nuova opzione "Trasporto pubblico". Apparirà nella lista dopo "In auto", "A piedi" e "In bicicletta" e parimenti alle altre offrirà un tempo di arrivo stimato (ETA). Funziona in sinergia con il Tile di Wear OS che mostra le posizioni "Casa" e "Lavoro" per iniziare rapidamente il viaggio.

Una volta selezionata l'opzione di trasporti pubblico, Google Maps mostrerà tutte le "Possibili rotte" o una "Rotta consigliata", chiaramente se disponibile. Quando avremo selezionato la rotta, si avvierà la navigazione con il supporto del display always-on (AOD).
Si potrà scorrere l'elenco delle indicazioni e utilizzare un pulsante (FAB) per visualizzare la mappa dal vivo. Grazier all'opzione "Anteprima del percorso" potremo visualizzare una mappa ingrandita con tutte le fermate, e da lì si potrà scegliere di uscire dalla navigazione. Infine, un'icona del trasporto pubblico (treno) apparirà in basso sul quadrante dell'orologio per tornare immediatamente a Google Maps.


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Google, multa di 250 milioni di euro in Francia: non ha rispettato legge copyright

Una storia che va avanti da 5 anni.

Google dovrà pagare in Francia una multa di 250 milioni di euro per non aver rispettato gli accordi presi nel 2022 con l'Autorité de la Concurrence sui cosiddetti diritti connessi, regolamentati dalla direttiva europea dell'aprile 2019 (riforma del copyright) per garantire una negoziazione equilibrata tra editori, agenzie di stampa e piattaforme digitali.

La direttiva europea del 17 aprile 2019 definisce un quadro più equo per le condizioni di negoziazione dei compensi per gli attori della stampa relativi alla pubblicazione dei contenuti in rete. In particolare, la riforma sul copyright europeo prevede che i motori di ricerca paghino gli editori per gli snippet visualizzati nelle anteprime dei risultati. Google si era manifestata contraria in difesa della qualità delle notizie, minacciando anche la chiusura di News. Con una contromossa, Google aveva di fatto chiesto il consenso agli editori di pubblicare gli snippet gratuitamente - senza dunque prevedere alcun compenso - minacciandoli di rimuoverli dai risultati di ricerca. Ad aprile 2020 l'antitrust francese ha obbligato la società di Mountain View di pagare gli editori e i siti web per la visualizzazione di tali snippet.

I provvedimenti urgenti che obbligavano Google a rispettare la direttiva europea non sono stati rispettati, portando nell'estate 2021 alla sanzione di 500 milioni di euro ed alla condanna a conformarsi alle ingiunzioni. L'anno successivo l'Autorità francese ha "accettato, per un periodo di 5 anni rinnovabile una volta, gli impegni proposti da Google per porre fine alle preoccupazioni espresse in materia di concorrenza". La decisione presa oggi sanziona l'azienda americana "per aver disatteso il suo impegno di cooperazione" con l'autorità stessa e "per non aver rispettato quattro dei suoi sette impegni", ossia:

  • condurre le trattative in buona fede, sulla base di criteri trasparenti, oggettivi e non discriminatori entro tre mesi (impegni n. 1 e 4)
  • trasmettere agli editori o alle agenzie di stampa le informazioni necessarie per la valutazione trasparente della loro remunerazione nell'ambito dei diritti connessi (impegno n. 2)
  • adottare le misure necessarie affinché le trattative non pregiudichino altri rapporti economici esistenti tra Google e gli editori o le agenzie di stampa (impegno n. 6)

ANCHE BARD

La multa comminata a Google riguarda anche Bard: l'Autorità per la concorrenza ha rilevato "l'utilizzo di contenuti di editori e agenzie di stampa ai fini della formazione del modello, senza avvisare né loro né l'Autorità".


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