Huawei Watch Fit 3, prime immagini: molto simile ad Apple Watch Series 9

Display molto più squadrato rispetto all’attuale generazione, e pulsante fisico con nuova forma e nuova posizione.

Huawei Watch Fit 3 sarà molto, molto simile alle ultime generazioni di Apple Watch: l’inossidabile Roland Quandt di WinFuture ha pubblicato su X le prime immagini nelle scorse ore. Rispetto all’attuale generazione, si osserva un display dal rapporto un pochino più squadrato, oltre che a un pulsante fisico sulla parte più alta del bordo laterale di destra. Trattandosi di un orologio rettangolare con angoli arrotondati, già l’attuale Watch Fit 2 si può definire piuttosto simile alla proposta di Cupertino, ma con questo nuovo modello il colosso cinese ha decisamente fatto un passo avanti. Vedere per credere:

Il display di Huawei Watch Fit 3 sembra avere delle cornici un po’ più pronunciate, e più in generale essere un po’ meno ottimizzato rispetto alla scocca, ma del resto è prevedibile, visto che si tratta di un prodotto molto più economico (per riferimento, Watch Fit 2 si trova intorno ai 100 euro oggi). A giudicare dalle immagini, ci saranno quattro varianti di colore per la cassa, una delle quali avrà anche il pulsante fisico a contrasto, rosso su argento.

Dal punto di vista delle specifiche tecniche, purtroppo la fonte non si sbottona. Il dispositivo è stato avvistato nelle scorse settimane presso vari enti certificatori, come il cinese CCC, il malesiano SIRIM e l’indonesiano SDPPI. Purtroppo neanche da lì è emerso granché: sappiamo che ci saranno almeno due codici modello, SLO-B09 e SLO-B19, e sono stati confermati alcuni dati banali come presenza di connettività Bluetooth, visualizzazione notifiche, storage e riproduzione di file audio, e tracking dell’attività sportiva.


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Lenovo Yoga Slim 7 con Snapdragon X Elite: trapelano le immagini render

Apparsi in rete i presunti render del Lenovo Yoga Slim 7 14 2024 Snapdragon Edition.

Sono apparse in rete le prime immagini render - la cui autenticità è tutta da verificare - di un notebook equipaggiato con il nuovo SoC di Qualcomm, lo Snapdragon X Elite. Secondo quanto riportato da WalkingCat, l'autore del leak, il laptop si chiama Lenovo Yoga Slim 7 14 2024 Snapdragon Edition ed è equipaggiato con uno schermo da 14,5 pollici. Più ampio quindi di quello da 14 pollici dello Yoga Slim 7i con processori Intel Core Ultra.

Benché ci sia la possibilità che i render in oggetto non siano autentici, sono senza dubbio di qualità elevata e mettono in evidenza un paio di dettagli interessanti per quanto riguarda barra della fotocamera e connettività. Prima di parlarne ricordiamo che l'arrivo dei laptop Windows equipaggiati con i nuovi promettenti chip ARM di Qualcomm è previsto per giugno. Saranno tra i primi dispositivi a poter godere delle novità della nuova versione di Windows 11.

Partiamo col dire che il design appare del tutto simile a quello del Lenovo Yoga Slim 7i con CPU Intel Core Ultra ed è quindi caratterizzato da bordi arrotondati, base sottile, altoparlanti rivolti verso l'alto, tastiera Yoga con tasto Copilot e touchpad decisamente ampio. Ma la barra che ospita fotocamera e microfoni, posizionata sulla cornice superiore dello schermo, risulta più spessa di quella del modello Intel. Ed è possibile che il motivo dipenda dall'utilizzo di componentistica più avanzata.

L'altro dettaglio che traspare dai render riguarda le differenze in termini di connettività rispetto al modello Intel che, già in commercio, è dotato di due porte USB-C, di una porta USB-A e di un'uscita video HDMI. In questo caso invece le immagini mostrano solo tre porte USB-C una delle quali diamo per scontato sia compatibile con lo standard DisplayPort, in modo da garantire la presenza di almeno un'uscita video.

Il nuovo SoC con processore da 12 core ARM di Qualcomm promette di portare scompiglio nel mondo dei portatili di dimensioni compatte grazie a un eccellente rapporto tra potenza ed efficienza. Il chip dovrebbe essere disponibile in quatto varianti, con la più veloce in grado di raggiungere un picco di 4,3 GHz in boost.


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Huawei Pura 70: nuova denominazione per dispositivi incentrati sulla bellezza

Con Kirin 9010 sotto la scocca, forse.

Huawei P70 addio. O quasi: l'azienda cinese punta a riconquistare le quote di mercato perse a causa del ban e cambia denominazione alla serie P che tanto successo ha riscontrato in passato in tutto il mondo. Si chiamerà Pura 70 la gamma in arrivo a breve, così come anticipato da Huawei stessa sui canali social tramite un video in cui si evidenziano i nuovi pilastri su cui gli smartphone si baseranno: passion, pure, style, creation, classic.

Purtroppo non vengono mostrate immagini della inedita serie, l'unica conferma è la presenza del modulo fotografico posteriore di forma triangolare già visto il mese scorso in un paio di cover. Altro elemento che emerge è l'ottica proprietaria XMAGE che troviamo anche sulla serie P60 e sui Mate più recenti.

La serie Pura 70 sarà dunque incentrata su stile e design, oltre che su prestazioni elevate. Stando a Digital Chat Station i modelli dovrebbero essere almeno quattro, ovvero Pura 70, Pura 70 Pro, Pura 70 Pro+ e Pura 70 Ultra, quest'ultimo in sostituzione dell'Art Edition. Non è da escludere che sotto la scocca si trovi il processore Kirin 9010 realizzato da SMIC con processo a 5nm. Qualora Huawei non fosse ancora pronta con questa soluzione, l'alternativa più plausibile parrebbe il Kirin 9000s già visto sulla serie Mate 60. In un modo o nell'altro, comunque, il 5G ci sarà.


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Nothing Ear ed Ear (a), dettagli e tantissime immagini a pochi giorni dall’annuncio

Importante rumor sulle due novità Nothing in arrivo settimana prossima

Un paio di giorni fa Nothing ha annunciato che alla fine di settimana prossima il portafoglio indossabili si arricchirà di due novità, i nuovi auricolari top di gamma Nothing Ear e i mid range Nothing Ear (a). No, nei primi non abbiamo dimenticato un "(3)": Nothing ha precisato che la numerazione progressiva dei prodotti sarà messa da parte per spostare il focus sul prodotto e sull'esperienza che è in grado di garantire all'utente.

Quindi la prossima settimana, il 18 aprile, Nothing Ear ed Ear (a) saranno per gli auricolari ciò che Nothing Phone (2) e Phone (2a) sono per gli smartphone. Intanto però dalle retrovie filtrano nuovi dettagli, i colleghi di androidheadlines.com hanno raccolto diverse informazioni e tantissime immagini sulle due novità in arrivo.

NOTHING EAR

Gli auricolari che prenderanno il posto degli Ear (2), i Nothing Ear, avranno la cancellazione attiva dei rumori, la connessione simultanea a due fonti, la resistenza IP54 per gli auricolari che garantirà una certa tranquillità durante l'uso e IPX2 per la custodia. Per quanto riguarda l'autonomia, con ANC spenta si arriverà a 7,5 ore, che si potranno estendere a 33 ore con l'energia contenuta nella custodia di ricarica. Che sarà anche rapida: con 10 minuti si metterà in saccoccia sufficiente energia per 10 ore di riproduzione.


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Nothing Ear ed Ear (a), dettagli e tantissime immagini a pochi giorni dall’annuncio

Importante rumor sulle due novità Nothing in arrivo settimana prossima

Un paio di giorni fa Nothing ha annunciato che alla fine di settimana prossima il portafoglio indossabili si arricchirà di due novità, i nuovi auricolari top di gamma Nothing Ear e i mid range Nothing Ear (a). No, nei primi non abbiamo dimenticato un "(3)": Nothing ha precisato che la numerazione progressiva dei prodotti sarà messa da parte per spostare il focus sul prodotto e sull'esperienza che è in grado di garantire all'utente.

Quindi la prossima settimana, il 18 aprile, Nothing Ear ed Ear (a) saranno per gli auricolari ciò che Nothing Phone (2) e Phone (2a) sono per gli smartphone. Intanto però dalle retrovie filtrano nuovi dettagli, i colleghi di androidheadlines.com hanno raccolto diverse informazioni e tantissime immagini sulle due novità in arrivo.

NOTHING EAR

Gli auricolari che prenderanno il posto degli Ear (2), i Nothing Ear, avranno la cancellazione attiva dei rumori, la connessione simultanea a due fonti, la resistenza IP54 per gli auricolari che garantirà una certa tranquillità durante l'uso e IPX2 per la custodia. Per quanto riguarda l'autonomia, con ANC spenta si arriverà a 7,5 ore, che si potranno estendere a 33 ore con l'energia contenuta nella custodia di ricarica. Che sarà anche rapida: con 10 minuti si metterà in saccoccia sufficiente energia per 10 ore di riproduzione.


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Huawei Watch 4 Pro, in arrivo la Space Exploration Edition | Rumor

Se siete fan del titanio scuro, questo è il modello che fa per voi.

Huawei Watch 4 Pro Space Exploration Edition è in arrivo: le immagini e le prime specifiche dell’orologio smart del colosso cinese sono trapelate nelle scorse ore. Rispetto al Watch 4 Pro “standard”, la cui uscita risale alla scorsa primavera, si notano una cassa e un cinturino in titanio color grigio scuro e una serie piuttosto singolare di accenti rossi, che sembrano coinvolgere cassa e cinturino stesso (ma è difficile a dirsi per via della qualità delle foto).

Per chiarire, non è specificato in modo esplicito che l’orologio sia in titanio, tuttavia è piuttosto probabile: lo era già il Watch 4 Pro regolare, peraltro una lega di grado aerospaziale, e pare estremamente difficile che la società abbia optato per un downgrade dei materiali - soprattutto considerando che si tratta di una variante dedicata proprio all’esplorazione spaziale!

Huawei Watch 4 Pro Space Exploration Edition dovrebbe essere nativo HarmonyOS 4.0, che include diverse migliorie rispetto alla versione precedente, tra cui la capacità di rilevare un’aritmia cardiaca, nuovi quadranti, una modalità per tracciare l’interval training e un po’ di ottimizzazioni varie. Il resto delle specifiche tecniche dovrebbe rimanere uguale al modello dell’anno scorso, riassumiamo qui di seguito:


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Radeon RX 8000, il modello top di gamma sarà più lento della 7900 XTX | Rumor

Con un peculiare messaggio tutto fatto di emoticon, il noto leaker All_The_Watts ha parlato della potenza delle nuove Radeon RX 8000 con architettura RDNA 4.

Secondo All_The_Watts, il chip di punta della serie Radeon RX 8000 - chiamato Navi 48 e con tutta probabilità destinato a finire nella Radeon RX 8800 XT - sarà più potente del chip Navi 31 depotenziato della Radeon RX 7900 GRE, ma sarà meno potente del chip Navi 31 equipaggiato dall'attuale top di gamma Radeon RX 7900 XTX. Inoltre il noto leaker ha aggiunto che il chip Navi 44, quello che dovrebbe essere il cuore della futura Radeon RX 8600 XT, sarà meno potente del chip navi 32 della Radeon RX 7700 XT.

In sostanza la Radeon RX 7900 XTX dovrebbe rimanere la soluzione più dotata in termini di potenza bruta, parlando dell'offerta AMD, anche con l'arrivo delle schede video con architettura RDNA 4. Tra l'altro se questo dovesse accadere, non ne saremmo sorpresi. D'altronde circolano da tempo voci secondo cui AMD avrebbe deciso di limitare le opzioni per la serie Radeon RX 8000 alle soluzioni più competitive in termini di prezzo, evitando il confronto con Nvidia nei segmenti di fascia alta ed enthusiast. E in un panorama del genere una Radeon RX 8800 XT come soluzione top di gamma avrebbe senza alcun dubbio senso.

Detto questo, quanto riportato da All_The_Watts lascia spazio per incrementi prestazionali fino al 40% - e questo vale per entrambi modelli protagonisti dell'indiscrezione - rispetto alle corrispettive schede della generazione attuale: la Radeon RX 7800 XT e la Radeon RX 7600 XT. Senza contare altri fattori che potrebbero avere un peso netto sulle prestazioni in gioco effettive delle nuove GPU con architettura RDNA 4. Si parla infatti di un miglioramento esponenziale nella potenza di calcolo riservata all'illuminazione ray tracing e della presenza di hardware AI funzionale alla nuova tecnologia di upscaling attualmente in lavorazione presso AMD.


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AMD Zen 5, i nuovi processori Ryzen avvistati nelle varianti mobile e desktop

Sei processori AMD Ryzen con architettura Zen 5, sia di tipo mobile che desktop, sono stati avvistati in alcune bolle di carico.

Diversi processori Ryzen basati sulla nuova architettura AMD Zen 5 sono stati individuati dal leaker momomo_us all'interno di alcune bolle di carico. Nello specifico parliamo di sei diversi modelli di cui due appartengono alla serie mobile Strix Point, due alla serie per laptop ad alte prestazioni Fire Range e due alla serie per sistemi desktop Granite Ridge.

A quanto pare AMD sta preparando il terreno per il lancio delle sue nuove CPU, inviando diversi sample ai laboratori. In base a quanto sinora emerso in rete, le CPU Strix Point e Granite Ridge dovrebbero arrivare nella seconda metà di quest'anno. Si parla invece di inizio 2025 per quanto riguarda la famiglia Fire Range.

Cosa molto interessante, le bolle di carico rivelano anche alcune specifiche dei processori. I due Strix Point sono infatti identificati con il nome Strix128W che, salvo eclatanti colpi di scena, dovrebbe corrispondere a Strix1 da 28 W di TPD. Per il resto l'unico altro dettaglio comprensibile riguarda l'appartenenza di un modello alla serie Ryzen 9 e dell'altro alla serie Ryzen 7.

Più dettagliate le voci relative ai processori Fire Range, le varianti mobile dei processori desktop con architettura Zen 5. Si parla infatti chiaramente di un modello Ryzen 9 da 16 core e 55 W di TPD, presumibilmente il top di gamma, e di un modello Ryzen 7 da 8 core, sempre caratterizzato da un TPD di 55 W.

Anche nel caso dei processori Granite Ridge per desktop troviamo specificati sia il numero dei core che il TPD, ma non la famiglia di appartenenza. Tra l'altro i consumi in questo caso variano nettamente da un modello all'altro e sono decisamente più alti del previsto. Si parla infatti di 170 W per il modello da 8 core e di 105 W per il modello da 6 core contro i 105 W e i 65 W dei rispettivi corrispettivi della generazione attuale, il Ryzen 7 7700X e il Ryzen 5 7600X.

Trovandoci di fronte a campioni destinati ai laboratori, dobbiamo mettere in conto che il TPD indicato potrebbe non essere quello definitivo. Ma potrebbe anche essere giustificato da un netto incremento nelle frequenze massime dei nuovi processori.


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AMD Zen 5, i nuovi processori Ryzen avvistati nelle varianti mobile e desktop

Sei processori AMD Ryzen con architettura Zen 5, sia di tipo mobile che desktop, sono stati avvistati in alcune bolle di carico.

Diversi processori Ryzen basati sulla nuova architettura AMD Zen 5 sono stati individuati dal leaker momomo_us all'interno di alcune bolle di carico. Nello specifico parliamo di sei diversi modelli di cui due appartengono alla serie mobile Strix Point, due alla serie per laptop ad alte prestazioni Fire Range e due alla serie per sistemi desktop Granite Ridge.

A quanto pare AMD sta preparando il terreno per il lancio delle sue nuove CPU, inviando diversi sample ai laboratori. In base a quanto sinora emerso in rete, le CPU Strix Point e Granite Ridge dovrebbero arrivare nella seconda metà di quest'anno. Si parla invece di inizio 2025 per quanto riguarda la famiglia Fire Range.

Cosa molto interessante, le bolle di carico rivelano anche alcune specifiche dei processori. I due Strix Point sono infatti identificati con il nome Strix128W che, salvo eclatanti colpi di scena, dovrebbe corrispondere a Strix1 da 28 W di TPD. Per il resto l'unico altro dettaglio comprensibile riguarda l'appartenenza di un modello alla serie Ryzen 9 e dell'altro alla serie Ryzen 7.

Più dettagliate le voci relative ai processori Fire Range, le varianti mobile dei processori desktop con architettura Zen 5. Si parla infatti chiaramente di un modello Ryzen 9 da 16 core e 55 W di TPD, presumibilmente il top di gamma, e di un modello Ryzen 7 da 8 core, sempre caratterizzato da un TPD di 55 W.

Anche nel caso dei processori Granite Ridge per desktop troviamo specificati sia il numero dei core che il TPD, ma non la famiglia di appartenenza. Tra l'altro i consumi in questo caso variano nettamente da un modello all'altro e sono decisamente più alti del previsto. Si parla infatti di 170 W per il modello da 8 core e di 105 W per il modello da 6 core contro i 105 W e i 65 W dei rispettivi corrispettivi della generazione attuale, il Ryzen 7 7700X e il Ryzen 5 7600X.

Trovandoci di fronte a campioni destinati ai laboratori, dobbiamo mettere in conto che il TPD indicato potrebbe non essere quello definitivo. Ma potrebbe anche essere giustificato da un netto incremento nelle frequenze massime dei nuovi processori.


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Huawei P70 series: rumor conferma il design posteriore, lancio imminente

In arrivo all’inizio della settimana prossima in Cina

Diciamocelo, vedendo le custodie della P70 series di Huawei circolate a inizio mese l'idea che fossero false, che non rappresentassero il design del gruppo fotocamere varato dagli stilisti di Huawei per la prossima serie top di gamma, ha sfiorato un po' tutti. E invece, a dar conto al rumor che arriva dalla Cina a qualche settimana di distanza dal precedente, il design messo in mostra dalle cover in quella occasione era accurato.

La Huawei P70 series proporrà un design del gruppo fotocamere che è un'audace evoluzione di quello di P60 series. La direzione è quella di iPhone vien da dire tirando le somme, guardando le tre fotocamere poste ai vertici di un triangolo. Su iPhone hanno tutte lo stesso diametro, su P70 series solo le due allineate verticalmente saranno identiche mentre la terza, in mezzeria, sarà grande circa il doppio delle altre due.

L'impressione è di un design che, come fu con iPhone 11 Pro e Pro Max, i primi a proporre le fotocamere posteriori "a freccia" nel 2019, è destinato a far schierare tutti, a non lasciare spettatori indifferenti. In realtà, oltre il design del gruppo fotocamere, l'indiscrezione porta con sé una seconda informazione non banale, quella sulla possibile data di presentazione in Cina della P70 series. Che sarebbe imminente: martedì 2 aprile.


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