Google avrebbe intenzione di lanciare i nuovi Nest Audio e Nest Hub Max. Due smart speaker che entrano in competizione con i noti Echo di Amazon e che offrono un grande assaggio di domotica e intelligenza artificiale.
Potrebbe prospettarsi dunque un futuro prossimo molto interessante per chi ama affidare ogni giorno i suoi promemoria, la sua musica preferita, le notizie e molto altro al celebre assistente vocale di Google.
GOOGLE PREPARA I NUOVI NEST, LE INDISCREZIONI
La scoperta è arrivata grazie al team di 9to5Google che ha esaminato l'ultimo aggiornamento dell'app Google Home, più precisamente la versione 3.16. È stato quindi individuato un codice che farebbe riferimento proprio ai nuovi Nest Audio e Nest Hub Max.
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Lamborghini Urus SE, il SUV diventa Plug-in: 800 CV e 312 km/h
Otre 60 km in elettrico per il nuovo SUV Plug-in di casa Lamborghini
Urus è un modello molto importante per Lamborghini. Adesso, per questo SUV si apre un nuovo importante capitolo della sua storia con l'arrivo della nuova versione Plug-in. Al Salone di Pechino debutta ufficialmente la nuova Lamborghini Urus SE che può contare su 800 CV e su di un'autonomia in elettrico di 60 km.
ESTERNI ED INTERNI
Le novità non sono solamente a livello di motore in quanto Urus SE presenta linee aggiornate. Del resto, già le foto spia negli ultimi mesi avevano fatto capire che sarebbero arrivate alcune modifiche al design. Il nuovo SUV presenta una serie di novità stilistiche che richiamano la Revuelto. Nuovi sono il paraurti, la griglia frontale e i gruppi ottici, dotati di tecnologia Matrix LED, che introducono un’inedita firma luminosa ispirata alla coda del Toro del marchio Lamborghini.
Il posteriore è stato ridisegnato. Troviamo gruppi ottici a forma di Y e un nuovo diffusore che assieme al nuovo spoiler permette di aumentare il carico del 35% alle alte velocità rispetto a Urus S. In questo modo è stato possibile migliorare la stabilità della vettura. Lamborghini ha comunque ottimizzato tutta l'aerodinamica del suo SUV.
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HarmonyOS terzo sistema operativo al mondo: i grandi piani di Huawei per il futuro
Le parole del Presidente di turno Eric Xu.
HarmonyOS è destinato ad uscire dai confini cinesi e presto sarà disponibile a livello globale: è, questo, il piano di Huawei illustrato all'Analyst Summit di Shenzhen dal presidente di turno Eric Xu, fermo nella volontà di rendere il "suo" sistema operativo la terza forza del mercato mondiale nonostante le difficoltà causate dal ban.
Il ritorno di Huawei a livello internazionale passa inevitabilmente dalla Cina e dalla diffusione di HarmonyOS: per quanto riguarda il primo aspetto, il marchio ha guadagnato terreno sul mercato domestico passando da uno share del 9,3% nel primo trimestre 2023 al 15,5% nel 2024. La serie Mate 60 ha sancito il ritorno di Huawei nel 5G - gli smartphone 60, 60 Pro e 60 Pro Plus hanno riscontrato un grandissimo successo in patria - mentre con la nuovissima gamma Pura 70 l'azienda si aspetta un'ulteriore crescita.
Riguardo HarmonyOS, la disponibilità delle app più utilizzate al mondo non può che contribuire al suo successo anche al di fuori della Cina. Delle 5.000 app Android più diffuse in patria, 4.000 sono già state sottoposte al porting su HarmonyOS, le altre 1.000 arriveranno a breve.
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Pubblicità nel menu Start di Windows 11 per tutti gli utenti, ma è disattivabile
Sono state introdotte ufficialmente le “Raccomandazioni”
Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato dei primi test di inserimento delle pubblicità all'interno del menu Start di Windows con gli account Insider, ma ora la modifica è stata allargata ufficialmente a una maggior platea. Microsoft sta implementando per tutti gli utenti le "raccomandazioni" per app all'interno del menu Start di Windows 11. Questi annunci pubblicitari sono arrivati con l'aggiornamento KB5036980 distribuito questa settimana.
La sezione "Consigliata" del menu Start mostrerà alcune applicazioni provenienti dal Microsoft Store, selezionate da un gruppo ristretto di sviluppatori partner. Microsoft afferma che l'obiettivo è aiutare gli utenti a scoprire nuove app, ma il vantaggio principale è per gli sviluppatori che vengono così incentivati a creare software per Windows.
La sorpresa sta nella rapidità con cui Microsoft ha reso disponibile questa funzionalità. Solo due settimane fa erano iniziati i test e, nonostante il feedback negativo di alcuni utenti, l'azienda ha deciso di procedere con il rilascio pubblico
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Polestar entra nel mercato smartphone con un Meizu 21 Pro rimarchiato
Sia Polestar che Meizu sono controllate dal gruppo Geely.
Polestar Phone è ufficiale: è il primo smartphone del costruttore di veicoli elettrici, e punta tutto sull'intelligenza artificiale. Il dispositivo è stato presentato in Cina, unico mercato in cui sarà effettivamente venduto almeno per adesso, nelle scorse ore. Il Polestar Phone è un top di gamma di razza, con Snapdragon 8 Gen 3; ha un display molto allungato, con rapporto 21:9, e cornici uniformi su tutti e quattro i lati. I bordi sono piatti e metallici, la scocca posteriore è a sua volta piatta e bella liscia, eccezion fatta naturalmente per le fotocamere. Una combinazione di caratteristiche originale... Oppure no?
Chi segue il mondo tech più da vicino potrebbe avere una vaga sensazione di Dèja-vu: sembra che si tratti infatti di un rebranding del Meizu 21 Pro, presentato all'inizio del mese scorso. Con quel device Meizu intendeva chiudere la propria avventura nel mondo smartphone, ma una lettura più accurata potrebbe essere che la società cercherà di andare avanti con un nuovo brand e una nuova immagine. La spiegazione è piuttosto "semplice": Meizu è controllata dal gruppo cinese Geely, che è a sua volta co-proprietario di Polestar, società nata come divisione di Volvo e ora operante in modo indipendente (tra gli azionisti di maggioranza oltre a Geely figura anche Volvo stessa).
Se l'hardware è perfettamente identico a quello di Meizu 21 Pro, il sistema operativo è un'altra storia. Qui troviamo Polestar Phone OS, che naturalmente è sempre una skin di Android, ma con alcune differenze rispetto a quella di Meizu. Qui l'AI generativa è ben integrata: Tra le tante funzionalità offerte ci sono la ricerca immagini, la generazione di immagini, la creazione di riassunti e molto altro ancora. Come è facile immaginare, il dispositivo offre un'integrazione profonda con i veicoli del brand, anche se per ora è limitata alla Polestar 4.
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Snapdragon X Plus è ufficiale: poco sotto X Elite ma nessun compromesso sull’AI
Lo vedremo sui primi PC intorno a giugno
Qualcomm arricchisce la giovane famiglia Snapdragon X introducendo lo Snapdragon X Plus, SoC ARM per i PC che si posiziona un gradino sotto lo Snapdragon X Elite che ha debuttato a ottobre. L'X Plus è un X Elite depotenziato in maniera evidente ma non eccessiva, tanto che l'azienda di San Diego assicura dei vantaggi rilevanti in termini di prestazioni e consumi rispetto ai concorrenti. In particolare nel materiale stampa il termine di paragone è il Core Ultra 7 155H di Intel, rispetto al quale lo Snapdragon X Plus, tra CPU e GPU:
- in multi thread su Geekbench
- è fino al 37% più veloce
- consuma il 54% di energia in meno alla potenza di picco
- in multi thread su Cinebench
- è fino al 28% più veloce
- consuma il 39% di energia in meno alla potenza di picco
- su Wild Life Extreme
- è fino al 36% più veloce
- consuma il 50% di energia in meno alla potenza di picco.
Dunque Snapdragon X Plus è un gradino sotto X Elite, ma Qualcomm ha deciso di non scendere a compromessi sul fronte caldo del momento, quello dell'intelligenza artificiale. Così su Snapdragon X Plus c'è esattamente la NPU Qualcomm Exagon di Snapdragon X Elite, che con 45 TOPs di potenza massima è "la NPU per laptop più veloce al mondo".
Le piattaforme della serie Snapdragon X offrono esperienze di vertice e ambiscono a rivoluzionare il settore dei PC. Snapdragon X Plus alimenterà i PC con intelligenza artificiale che consentiranno a un numero ancora maggiore di utenti di svettare mentre in un periodo di rapido sviluppo e implementazione arrivano nuove esperienze AI - ha spiegato Kedar Kondap, Senior VP e General Manager of Compute and Gaming di Qualcomm Technologies. Offrendo potenze di calcolo ragguardevoli, capacità AI ed efficienza energetica, ancora una volta stiamo spingendo oltre i confini del possibile nel segmento del mobile computing.
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Minerva è la prima AI tutta Italiana: ecco cosa fa
Nasce Minerva, il progetto realizzato e addestrato da zero con 500 miliardi di parole dal gruppo di ricerca Sapienza NLP.
L'intelligenza artificiale si fa strada anche in Italia con un importante risultato conseguito dal gruppo di ricerca Sapienza NLP. È nata Minerva, la prima famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni addestrati appositamente per la lingua italiana.
L'insieme di LLM (Large Language Model) è stato totalmente addestrato "da zero" dal team guidato da professor Roberto Navigli, in forza al dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale "Antonio Ruberti" presso l'Università La Sapienza di Roma. L'annuncio rappresenta un punto fondamentale per il progresso riguardante l'ambito AI in Italia.
Ad occuparsi del progetto Minerva, oltre al professor Navigli, ci sono anche i due giovani ricercatori Edoardo Barba e Simone Conia. Fondamentale la presenza dell'associazione internazionale di linguistica computazionale che ha contribuito alla realizzazione del progetto.
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Laccordo tra Rabona e Vodafone non basta: l’associazione Codici vuole rimborsi
I consumatori devono essere rimborsati
L’accordo annunciato nei giorni scorsi da Rabona con Vodafone Italia per risolvere il contenzioso che ha causato i noti disservizi che da oltre un anno colpiscono i clienti dell'operatore virtuale, spesso impossibilitati a navigare su internet, inviare messaggi e perfino a effettuare chiamate, "non sana i disservizi". Secondo l'associazione Codici, impegnata in un’azione per conto dei clienti, i consumatori "devono essere rimborsati".
Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, ha affermato che sarebbe interessante conoscere i dettagli di questo accordo di transizione raggiunto tra le due società, che sarebbe stato solo "riassunto in un paio di righe":
"Troppo poco per archiviare la questione, che, lo ripetiamo, ad oggi per quanto ci riguarda non è risolta. Abbiamo appreso di questa comunicazione da parte di Rabona e sinceramente preferiamo evitare commenti, considerando i precedenti. I clienti ricorderanno ancora le promesse fatte all’epoca dalla compagnia, le rassicurazioni che tutto si sarebbe risolto in fretta ed invece i problemi sono durati a lungo. Detto questo, la questione centrale è che l’accordo annunciato da Rabona non sana i disservizi.
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Fallout, i titoli della serie hanno totalizzato quasi 5 milioni di utenti in un solo giorno
Quasi 5 milioni di giocatori hanno giocato a un titolo della serie Bethesda in un solo giorno, almeno stando a quanto affermato dall’account X ufficiale di Fallout.
I titoli del franchise Fallout continuano a beneficiare degli effetti positivi della serie televisiva di Amazon Prime Video che, già confermata per una seconda stagione, ha spinto moltissimi giocatori a tornare nella zona contaminata o ad affrontarla per la prima volta.
Il solo Fallout 76 ha superato il traguardo di 1 milione di utenti in un solo giorno ed è una frazione di un totale di quasi 5 milioni di giocatori che nell'arco di 24 ore, stando a quanto affermato da Bethesda su X, hanno imbracciato fucili, lanciafiamme, armature potenziate e armi improvvisate di ogni genere per dare battaglia a mutanti, deathclaw, ghoul e via dicendo.
Thank you to the over one million of you who adventured with us in #Fallout76 in a single day... pic.twitter.com/rbariEI4q8
— Fallout (@Fallout) April 23, 2024
A contribuire al fenomeno sono state anche le diverse iniziative di Bethesda per promuovere il franchise attraverso gli sconti su Steam, i codici omaggio di Fallout 76 e Fallout Tactics: Brotherhood of Steel per gli abbonati Amazon Prime e l'arrivo di alcuni capitoli della serie nei cataloghi di GeForce Now e Amazon Luna. Da non dimenticare inoltre gli annunci relativi a Fallout 4 che nella giornata di domani riceverà il tanto atteso aggiornamento next-gen.
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Volkswagen ID. Code, uno sguardo al futuro del design del marchio in Cina
Il concept anticipa il futuro linguaggio di design per la Cina
Al Salone di Pechino, Volkswagen ha tolto i veli su ID. CODE, un concept che offre un’anticipazione sulla sua generazione di SUV completamente nuova, su un nuovo linguaggio di design e sulle nuove tecnologie. Il concept è stato sviluppato apposta per il mercato cinese. Non sono state fornite particolari specifiche tecniche. Volkswagen si è concentrata maggiormente a parlare del design e degli interni. Il concept, comunque, è elettrico ed è stato pensato anche per disporre delle funzioni di guida autonoma di Livello 4 (qui spieghiamo i diversi Livelli della guida autonoma).
DESIGN ED INTERNI
ID. CODE introduce un nuovo linguaggio di design e sebbene non siano stati forniti numeri precisi, Volkswagen afferma che il concept è lungo circa 5 metri. La vettura è stata progettata congiuntamente dai team in Cina ed Europa. Thomas Schäfer, CEO del marchio Volkswagen, racconta:
La ID. CODE offre un primo sguardo al futuro di Volkswagen in Cina: con un nuovo linguaggio di design, un nuovo standard tecnologico e un’esperienza del marchio completa orientati in modo mirato alle esigenze e ai desideri dei nostri Clienti cinesi. In questo modo, insieme ai nostri partner cinesi, inauguriamo una nuova era della mobilità in Cina.
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